Caratteristica tipica di nascere in una famiglia in parte di origine contadina, è che c’ è quasi sempre qualcuno che suona uno strumento musicale. Nel mio caso era il mio nonno materno. Lui infatti suonava sia l’ organetto che il flauto tradizionale siciliano, detto “friscalettu”, che costruiva lui stesso. Non era un professionista, si dilettava a suonarlo fra un lavoro e l’ altro nei campi.
Ho ufficialmente iniziato a studiare musica all’età di 11 anni, suonando la melodica alla scuola media per tre anni. A quattordici anni comprai la prima chitarra. Terminato il Liceo (19/07/1999), mi trasferii a Roma dove conseguii la laurea in Lettere e Filosofia in area musica e spettacolo presso l’università “La Sapienza”.
In quegli anni ho potuto conoscere il teatro, il cinema e la musica da un punto di vista teorico. Contemporaneamente prendevo lezioni private da chitarristi, pianisti e cantanti. Stavo imparando un po’ di musica classica e pop di base. Dopo essermi laureato a Roma il 28/04/2006, decisi di dedicarmi alle lingue e, dopo un anno di studio in Germania studiando la lingua tedesca, tornai in Italia e mi inscrissi all’università di Bologna dove cambiai indirizzo di studio e scelsi il Master “Lingue e Culture dell’Asia e dell’Africa”.
Durante i miei studi lì, nel 2008/2009, per circa un anno iniziai a prendere lezioni di chitarra classica dal chitarrista Tiziano Rosato diplomato al Conservatorio di Pescara. Nel luglio 2009 andai in Egitto per tre mesi principalmente per imparare la lingua araba da insegnanti madrelingua, ma lì incontrai il chitarrista e compositore Fernando Perez.
Con il suo aiuto iniziai a studiare la musica tradizionale araba ( maquamat ), quella flamenca, e la musica tradizionale indiana chiamata Raga. In Egitto studiai anche con Mohammed Hosny e Mohammed Saad che insegnava al conservatorio di Alessandria. Mi recai in Egitto quattro volte per imparare principalmente la musica più che la lingua. Per un paio d’anni la mia vita si alternò tra Bologna, dove ancora studiavo all’università, e Alessandria d’Egitto, dove studiavo musica. Conseguii la laurea magistrale il 23/03/2011. Successivamente continuai a studiare con Fernando Perez prendendo lezioni con lui in Spagna, a Cordoba, dove conobbi meglio il flamenco al “Rincon del Cante” e successivamente a Saragozza dove iniziai ad accompagnare il “baile” flamenco nella scuola “Blanco y negro”.
Dopo Saragozza tornai in Andalusia, la patria del Flamenco, dove mi fermai a studiare luglio agosto e settembre 2011 con qualche insegnante di flamenco come il “Carbonero”, ma anche con qualche gitano nella città di Jerez de la Frontera, culla della tradizione del flamenco. Dopo quell’ esperienza tornai in Sicilia nella mia città natale chiamata Alcamo, ma lì per la mancanza assoluta di opportunità di inserimento sociale, decisi di tornare in Andalusia. Lì uno degli incontri più interessanti è stato quello con il chitarrista e cantante e cantautore Neil Nayar.
Alcuni anni dopo Neil si trasferì a Lilongwe, in Malawi, lavorando per un’organizzazione chiamata “Music Crossroads”. Una vera scuola di musica che permetteva di dare un’opportunità ai giovani talenti in un’area particolarmente difficile. Qualche anno dopo riuscì, in collaborazione con un socio locale, anche ad aprire un proprio bar in una zona chiamata “ghetto”, dove il livello di disperazione economica era ed è piuttosto alto, dando possibilità a tanti giovani promesse di potersi esprimere sul palco di cui era rifornito il bar. Non solo, a volte invitava anche artisti di un certo livello, mettendo i biglietti all’ingresso, attirando un pubblico pagante più abbiente, presente anche a Lilongwe, creando così un costruttivo incontro di diversi strati sociali. Una volta ci suonai anch’ io, la seconda volta che andai a trovarlo, dopo due anni.
Ma torniamo un attimo indietro. La prima volta che mi recai in Malawi rimasi a casa del mio amico Neil per circa tre mesi, poi decisi, su suggerimento di Neil, di visitare Zanzibar, dove avrei incontrato un contesto artistico-culturale più familiare al mio repertorio di musica araba che avevo appreso in Egitto. E infatti aveva ragione.
A Zanzibar collaborai a un progetto di nuove registrazioni con dei musicisti della “Dhow Country Music Academy” di cui potete ascoltare le registrazioni qui sul mio sito nella sezione registrazioni. Si tratta di due cover di musica araba. Una è “Lamma bada iatathanna” e l’ altra:” Billadi Askara”.
Nel 2014 , in seguito al suggerimento di un conoscente violinista che c’ era già stato, scoprii un centro sufi chiamato “ Maltepe Musiki Eğitim Vakfı”. Lì iniziai a praticare la musica e i riti sufi.
Fino ad oggi che siamo nel dicembre 2024, sono stato in quel centro per almeno due volte l’ anno per un periodo che va da una settimana a un mese ogni volta che visito quel luogo.
Ma non solo, negli ultimi 4 anni in particolare, da quando si è sviluppata la pandemia del Covid, sono stato molto in giro nei balcani suonando in vari paesi dei balcani e interagendo con diversi musicisti.